sabato 5 agosto 2017

Verità e libertà

Meditazioni sulla liturgia di sabato
della XVII settimana del TO
Vangelo(Mt 14,1-12)
Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.

Il comportamento di Erode ci scandalizza, come quello di Pilato, che non hanno esitato a condannare a morte un giusto per paura di essere giudicati, per non perdere il consenso su cui poggiavano il potere. 
Il Vangelo di oggi ci invita a riflettere sull'autenticità della nostra vita, sulla coerenza delle nostre azioni, sulla nostra adesione all'unica Verità che ci rende liberi. 
Eppure quante persone evitiamo di frequentare per presunte colpe commesse, agli occhi di quanti nascondiamo la nostra vera identità per non essere giudicati!
Il Vangelo di oggi ci invita a riflettere sull'autenticità della nostra vita, sulla coerenza delle nostre azioni, sulla nostra adesione all'unica Verità che ci rende liberi.
Gesù è il fondamento di ogni uomo, è il prototipo di una stirpe divina, è l'archetipo a cui Dio si è ispirato per creare la relazione tra gli esseri umani, si che gli somigliassero. 
Molto spesso la nostra storia ci divide e ci strazia, perché il presente nega e ci toglie ciò che abbiamo avuto( giovinezza, lavoro, salute, soldi, prestigio, amici, certezze). 
Il futuro ci impressiona,ci fa paura perché si prospetta più come una diminuzione delle cose cui siamo attaccati, una perdita, che un'opportunità per trovare ciò che ci definisce.
Le cose mutano. l'uomo irrimediabilmente va verso la morte, ma una cosa resta: l'amore che unisce i pezzi della nostra storia, l'amore fondato su Cristo, l'amore che abbiamo conosciuto attraverso Gesù, l'amore su cui si fonda tutto l'universo,l'amore che unisce il cielo alla terra in un unico ed eterno abbraccio.
Non preoccupiamoci quindi di perdere la testa, se proclamiamo la verità dell'amore.
Perchè il tesoro lo custodiamo nel cuore di Dio.

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