venerdì 10 marzo 2017

Priorità



" Va prima a riconciliarti con tuo fratello" ( Mt 5,24)

Questa parola è sempre quella che più mi colpisce, quando la liturgia ci invita a riflettere sulla vera giustizia, sull'osservanza dei comandamenti come Dio la vuole.
Non credo che ci siano tanti che si pongono questo problema prima di partecipare alla messa, altrimenti le chiese sarebbero vuote, molto più vuote di quanto lo siano ora.
Siamo un popolo duro di orecchi, non c'è dubbio e tendiamo a separare la vita dal culto per riposarci un po' dalle beghe che ci affliggono ogni giorno.

Eppure il sacerdote prima della comunione ci invita a scambiarci un segno di pace che in fondo è uno scambio di strette di mano con gente pressochè sconosciuta con la quale non abbiamo nessun conto in sospeso.
Nel rito ambrosiano la pace si scambia all'Offertorio che mi sembra più logico e coerente con il dettato evangelico.
Prima di offrire il dono a Dio è necessario offrirlo agli uomini che ne hanno estremamente più bisogno.
Il PER-DONO è il super dono, il donissimo che Dio ci chiede di dare agli altri, perchè a noi ha affidato la parola della riconciliazione.
Non si può nutrire il corpo di Cristo se non siamo connessi gli uni agli altri, se i canali sono ostruiti e la grazia non può passare.
Ci saranno altre strade attraverso cui Gesù arriva a vivificare i rami secchi, tagliati, ma sicuramente noi non abbiamo meriti in questo senso e risponderemo del nostro peccato.
Perhè il peccato è la divisione, la separazione che se fa male agli altri, i primi a subirne le conseguenze siamo noi.
Siamo canali che solo se assolviamo alla funzione che Dio ci ha dato, realizziamo noi stessi, diventiamo parte integrante del Corpo di Cristo e possiamo godere di tutti i benefici che comporta far parte di Lui.
Questa mattina voglio riflettere su tutte le persone a cui non ho dato la possibilità di riconciliarsi con me, a quelli che ho evitato, ignorato, non fatto esistere.
Voglio chiedere al Signore un cuore mite e umile, un orecchio attento e uno sguardo di misericordia verso i fratelli che si sono sentiti da me offesi, scavalcati, non amati abbastanza, ignorati.
Voglio chiedere a Maria di tenere in esercizio la mia memoria perchè non ricordi i torti subiti, ma le occasioni che non ho colto per riavvicinarmi ai fratelli lontani.
Vorrei tanto vivere la messa ogni momento, specie quando non posso parteciparvi fisicamente, perchè voglio sentirmi partecipe delle sofferenze di Cristo per poter gioire con Lui della sua resurrezione.

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