venerdì 24 febbraio 2017

Diventeranno una carne sola

" I due diventeranno una carne sola"( Mc 10,8 )

" E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi"
Dio per venire ad abitare in mezzo a noi si è fatto carne, ha assunto la nostra carne.
Per abitare in mezzo a noi. In mezzo a chi?
La prima cosa che mi viene in mente che si può stare in mezzo a tanta gente, confondendosi, ma se uno sta in mezzo a due persone, li separa, li divide.
Ma se questo avviene nella coppia, quando una terza persona occupa lo spazio che si crea tra i due quando ci si allontana, e avviene il tradimento, nel caso di Dio la sua presenza concorre a cementare l'unione attraverso il suo corpo che non toglie ma aumenta la capacità di amare l'altro a prescindere.
Così quando Dio creò la coppia originaria, a sua immagine e somiglianza ad ognuno dei due dette il compito di favorire, concorrere a che questo accadesse nella persona affidatagli, di cui si doveva prendere cura, persona a cui rispondere e di cui rispondere, a cui corrispondere.
Certo il discorso non è semplice se ci fermiamo alle parole.
La nostra fede però è esperienziale, vale a dire se credi vedi e ti convinci che Dio ha ragione.
Come potrebbe essere il contrario? Lui ci ha creato, noi siamo suoi e sa di che pasta siamo fatti, quali sono i nostri limiti e di cosa abbiamo bisogno per superarli e vivere in modo straordinario la nostra quotidiana fatica, il nostro pellegrinaggio terreno alla volta della TERRA PROMESSA.
E' straordinario constatare come la coppia funzioni se Dio sta in mezzo, se ci si sposa in tre.
Solo lo Spirito Santo rende possibile che l'unione diventi salda e incorruttibile.
Gesù non a caso , citando la scrittura, fa riferimento alle parole del primo racconto della creazione dell'uomo e della donna.
Dio non dice diventano ma " i due DIVENTERANNO una carne sola ", usando un verbo al futuro che ha il suo corrispettivo in quella somiglianza che si conquista donando e non prendendo o pretendendo amore dall'altro.
Dio è amore. Lui solo conosce e vive la perfezione non di un sentimento ma di un atto creativo.
Solo Dio ci può insegnare come si ama e come si può trasformare una relazione umana, basata sul sentimento, sulle affinità intellettuali, sugli interessi, sull'attrazione fisica in una scelta divina.
"Che cosa è l'uomo perchè te ne curi....eppure l'hai fatto poco meno degli angeli" è scritto". Ed è vero.
Ma noi siamo stati in Cristo innestati e siamo diventati suo corpo, risuscitato e glorioso, della sua stessa natura.
Nella liturgia celeste gli angeli non avranno lo stesso privilegio, perchè noi siamo destinati a diventare "una caro" con Cristo.
Adamo quando vide Eva pensò di conoscerla così bene da dire" essa è carne della mia carne e ossa delle mie ossa".
Salvo poi accorgersi che ti devi separare da ciò che credi di conoscere( come avviene quando due si innamoranno) per capire che per conoscere l'altro non basta una vita, ma è importante decidere di farsi aiutare da Dio e scegliere con il suo aiuto di amare la creatura che hai al fianco anche se non è come te l'aspettavi, speravi, credevi.
L'amore coniugale non è naturale come quello che lega la madre ad un figlio, ma è frutto di una scelta quotidiana di volere il bene dell'altro, di adoperarsi perchè si avvicini il più possibile al modello a cui Dio si è ispirato per crearla.
Solo così facendo, vale a dire accogliendo l'altro nella sua fragilità, nel suo limite, sfruttando al massimo quello che manca alla perfezione del nostro amore, realizziamo in noi il progetto di Dio di somigliargli e di diventare sua casa, sua sposa, per sempre, come è avvenuto per Maria la prima dei salvati, la prima chiamata a godere della condizione di regina, sposa del RE.

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